GALBIATE

LAVORI IN CORSO

CHIESA DI SANTA MARIA NASCENTE AL CARRIBBIO:
UN GIOIELLO DEL XVIII sec CELATO IN UNA PICCOLA CAMPANA

La bellezza del nostro territorio, oltre ad un fattore estetico, è legata alla sua storia e tradizioni. E così durante un intervento di recupero e riqualificazione della Chiesa di Santa Maria Nascente al Carribbio, nel Comune di Galbiate, si scopre che dietro l’apparenza di una piccola campana che richiamava i fedeli si cela un gioiello ricco di storia, risalente al XVIII secolo.

Con l’aggiudicazione di oltre 50.000 euro, con cui la Parrocchia San Giovanni Evangelista ottiene il finanziamento per eseguire un intervento di restauro conservativo della Chiesa di Santa Maria Nascente al Carribbio, nel Comune di Galbiate, si dà il via ai lavori di recupero e l’interessante scoperta avviene proprio in occasione di questi interventi. La campana è stata quindi oggetto di un intervento di restauro specifico, che ha permesso di riscoprine il valore storico e artistico per la comunità.

Avviate le operazioni di restauro conservativo delle superfici esterne, è stata rinvenuta la colorazione originaria della facciata principale; così in accordo con il funzionario della Soprintendenza, Arch. Sintini, tale colorazione è stata riproposta su tutto il prospetto, valorizzando in questo modo l’intero edificio.

La Chiesa è tradizionalmente un luogo di devozione popolare, fortemente legata al territorio. Ad esempio, nel mese di maggio viene esposta la statua di Maria Bambina, donata nel 1905, e si recita per tutto il mese il rosario. Inoltre, l’8 settembre ricorre la festa di Santa Maria Nascente, con una grande festa che coinvolge tutto il rione.

DEVOZIONE POPOLARE:

La chiesa di Santa Maria Nascente al Carribbio, edificata nel territorio rurale galbiatese, caratterizzato dalla presenza di corti e cascine, fin dal suo sorgere è al centro di una forte devozione popolare, legata alla effige della Madonna nera conservata al suo interno. Edificata seguendo le forme della Santa casa di Loreto, nei secoli scorsi, diventa punto di riferimento per le persone affette da malattie della pelle, che vi si recano per ottenere guarigione: l’altare risulta infatti staccato dal muro di fondo, proprio perché nello spazio che si viene a creare è inserito un mobile che permette di salire fino a raggiungere la statua della Madonna per toccarla, nella maggior parte dei casi si diceva che occorressero tre contatti intervallati per ottenere l’effetto desiderato.

Tutt’oggi la Chiesa rimane luogo di devozione popolare, fortemente legata al territorio in cui sorge. Nel mese di maggio viene esposta la statua di Maria Bambina, donata nel 1905, e si recita per tutto il mese il rosario; grande festa in tutto il rione, inoltre, l’8 settembre, festa di Santa Maria Nascente.

NOTE SUI LAVORI IN CORSO:

La Beneficiario di contributo a valere sul Bando operazione 7.6.01, incentrato sul recupero, riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-culturale locale, dopo l’estate scorsa è stato avviato l’Intervento di restauro conservativo delle superfici esterne, interne e delle coperture della Chiesa di Santa Maria Nascente al Carribbio.

Partendo dalle operazioni sull’involucro esterno, i lavori sono proceduti in maniera fluida fino ad oggi: le operazioni sulle superfici esterne si possono considerare concluse, sono sati smontati i ponteggi e nelle prossime settimane avrà inizio il restauro conservativo delle superfici interne.

L’intervento di restauro dell’edificio ha visto in prima istanza il ripristino dell’orditura del tetto e del manto di copertura, che ha permesso di risolvere i problemi conservativi che si erano verificati nel corso degli anni, culminando con il crollo di una porzione del tetto degli ambienti annessi alla sacrestia. Posato il manto sottocoppo, è stato realizzato il nuovo manto di copertura, utilizzando i coppi originali antichi, per la formazione dello strato superiore (coppi coperta), e nuovi elementi dotati di dentello per la formazione dello strato inferiore (coppi canale).

Durante le operazioni di ripristino delle coperture, è stato possibile analizzare in maniera ravvicinata la piccola campana che richiamava i fedeli, scoprendo che si trattava di un vero e proprio gioiello ricco di storia, risalente al XVIII secolo. La campana è stata quindi oggetto di un intervento di restauro specifico, che ha permesso di riscoprine il valore storico e artistico per la comunità.

L’intervento sulle facciate esterne è stato calibrato secondo i differenti materiali con l’intento di valorizzare la valenza storica delle superfici e al contempo risanare l’ambiente interno dall’umidità da risalita, rimuovendo l’intonaco cementizio e la vegetazione infestante. Anche questa fase ha riservato interessanti sorprese, come il rinvenimento della colorazione originaria della facciata principale, che in accordo con il funzionario della Soprintendenza, Arch. Sintini, è stata riproposta su tutto il prospetto, valorizzando in questo modo l’intero edificio.

Una volta concluse le operazioni sulle superfici interne, nel prossimo mese di settembre verrà riaperta al pubblico la Chiesa del Carribbio, in occasione della festa di Santa Maria Nascente.