PRENDERSI CURA, CUSTODIRE, CONSERVARE

Presentazione

I temi che saranno approfonditi, partendo da diversi punti di vista (dalla filosofia, alla biologia, alla pedagogia, all’economia, alla sociologia, alla psicologia) prendono spunto da una riflessione di estrema attualità: “Prendersi cura, custodire, conservare”.

L’edizione 2019, del Workshop, è infatti dedicata allo sviluppo di temi riferiti alla “conservazione come cura” e alla “consapevolezza del nostro agire sull’ambiente”, interpretandoli dal punto di vista delle discipline umanistiche, scientifiche e sociali, per arrivare a una sintesi condivisa che possa essere base dell’agire comune, nella convinzione che uomo e natura fanno parte di un unico sistema verso il quale tutti devono esercitare una responsabilità individuale e collettiva.

Partendo dalle concezioni classiche, si tratterà di reinterpretare la sostenibilità come una ricerca per imparare a prendersi cura dei luoghi, degli elementi naturali e paesaggistici, delle persone, delle relazioni, e delle inter-relazioni, a tutti i livelli: nello spazio (globale/locale) e nel tempo (durabilità, rapporti intergenerazionali, visioni strategiche complesse, ecc.). Un prendersi cura frutto di elaborazioni e storie, di iniziative culturali, di processi e trasformazioni sociali (qualità dell’abitare, del lavorare, del convivere, del vivere, dei gesti, del comunicare, dell’educare).

Nell’arco delle tre giornate le attività saranno organizzate in momenti frontali, discussioni e lavori di gruppo, visite guidate ed escursioni.  IL tema affrontato si può sintetizzare in alcune parole o concetti chiave: beni comuni, etica ambientale, empatia, cura, biofilia; potere rigenerativo della natura, stili di vita, responsabilità individuali e sociali nell’azione di cura e custodia della natura e dell’ambiente, educazione alla sostenibilità, comunicazione territoriale come mezzo per prendersi cura, valore del capitale naturale, epistemologia narrativa nelle esperienze educative.

Il programma del Workshop stimolerà riflessioni sull’importanza dei Parchi come luoghi che possono educare alla cura, attraverso l’esplorazione di mondi nascosti, imparando nuovi sguardi, ritrovando legami dimenticati, accedendo a nuovi linguaggi. Con i Parchi che diventano sempre più luoghi favorevoli per la realizzazione di soluzioni, convincenti e sperimentabili, di sostenibilità ambientale, sociale, economica e culturale, con soluzioni trasferibili anche in altri contesti.